La Riforma universitaria
L’ISTRUZIONE UNIVERSITARIA
Con la riforma scompaiono lauree e diplomi precedenti per una articolazione dei titoli su 3 livelli. Per iscriversi al livello superiore occorre possedere il titolo inferiore, ma non è obbligatoria la continuità temporale.
DOPO LA LAUREA?
Dopo la Laurea (L)
Gli studenti possono frequentare:
Dopo la Laurea Magistrale (LM)
Gli studenti potranno ancora proseguire nei loro studi:
QUALIFICHE ACCADEMICHE CHE SI OTTENGONO PER CIASCUN TITOLO DI STUDIO
PER ACCEDERE AI CORSI
La riforma introduce requisiti differenti per l’accesso ai corsi di Laurea o alle Lauree Magistrali.
Accesso al corso di Laurea e Laurea Magistrale a Ciclo Unico
Per iscriversi a una Laurea di primo ciclo o Ciclo Unico, lo studente deve essere in possesso
Per ciascun corso di Laurea, infatti, sono definite le conoscenze che si ritiene lo studente debba necessariamente avere per iscriversi, ovvero per seguire proficuamente il Corso di Studio.
Tali conoscenze vengono verificate prima dell’iscrizione; l’esito negativo della verifica, però, non impedisce l’iscrizione, ma assoggetta lo studente al cosiddetto obbligo formativo aggiuntivo, ossia all’obbligo di colmare le lacune nella propria preparazione di base, nei modi stabiliti dall’Università e anche attraverso le eventuali attività appositamente organizzate.
E’ anche possibile che il Corso di Laurea preveda un numero programmato, consistente in un numero massimo di studenti ammissibili. In questo caso è previsto un test con successiva formazione della graduatoria: solo gli studenti che si collocheranno utilmente in tale graduatoria (entro i posti disponibili) potranno iscriversi. Sono a numero programmato a livello Nazionale i corsi di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in:
ACCESSO ALLA LAUREA MAGISTRALE
In generale, per accedere ai corsi di Laurea Magistrale è necessario il possesso di una Laurea. E’ anche consentito l’accesso con il possesso di:
Oltre ai requisiti curriculari, per iscriversi alla Laurea Magistrale è necessaria una “adeguata preparazione personale”, le cui modalità di verifica sono stabilite dai Consigli di corso competenti.
In ogni caso, l’eventuale esito negativo della verifica delle condizioni richieste per l’accesso ai corsi (requisiti curriculari e adeguata preparazione personale) è preclusiva dell’iscrizione.
E’ infine possibile che il Corso di Laurea Magistrale preveda un numero programmato, consistente in un numero massimo di studenti ammissibili. In questo caso è previsto un test con successiva formazione della graduatoria: solo gli studenti che si collocheranno utilmente in tale graduatoria (entro i posti disponibili) potranno iscriversi.
CLASSI DI CORSO DI STUDIO
Sono dei contenitori che raggruppano i corsi di studio dello stesso livello, comunque denominati dagli Atenei, aventi gli stessi obiettivi formativi qualificanti e attività formative attivate per un numero di crediti e in settori individuati come indispensabili.
Le caratteristiche delle classi sono fissate a livello Nazionale, con appositi Decreti Ministeriali, e sono quindi comuni a tutti gli Atenei. Sono previste 43 classi per le lauree e 94 classi per le Lauree Magistrali.
I Corsi di Studio appartenenti alla stessa classe hanno identico valore legale, pur se il percorso di studi, grazie all’autonomia universitaria, può differenziarsi in maniera più o meno rilevante.
Identico valore legale significa che tutte le lauree della medesima Classe forniscono titoli idonei per l’accesso a determinati albi professionali o la partecipazione a pubblici concorsi; ciò non toglie che in qualche caso possa essere richiesto il possesso di specifiche competenze, oltre al possesso del titolo di studio di una certa Classe.
I Corsi Interclasse sono corsi di Laurea o di Laurea Magistrale il cui ordinamento didattico soddisfa i requisiti di due classi diverse.
CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI
Si chiamano CFU e sono uno strumento per misurare la quantità di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale richiesto allo studente per acquisire conoscenze e abilità nelle attività formative previste dai corsi di studio. Un credito (CFU) corrisponde di norma a 25 ore di lavoro che comprendono lezioni, esercitazioni, etc., ma anche lo studio a casa.
Per ogni Anno Accademico, ad uno studente impegnato a tempo pieno nello studio è richiesta una quantità media di lavoro fissata in 60 crediti, ossia 1500 ore.
I CFU si acquisiscono con il superamento dell’esame o altra prova di verifica . I crediti non sostituiscono i voti, non valutano il profitto, la qualità dello studio continuerà ad essere valutata con il voto, (espresso in trentesimi per l’esame o la prova di altro genere, ed in centodecimi per la prova finale), con eventuale lode.
I crediti consentono di comparare diversi sistemi di studio e valutare i contenuti dei programmi tra diversi Corsi e diverse Università italiane ed europee. Essi facilitano così la possibilità di trasferirsi da un Corso di Studio a un altro, oppure da un’ Università a un’altra, anche straniera. I crediti acquisiti durante un Corso di Studio possono essere riconosciuti per il proseguimento in altri percorsi di studio.
IL NUMERO DEGLI ESAMI E LE VERIFICHE DEL PROFITTO
Per acquisire i Crediti Formativi assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica. I crediti non sostituiscono il voto, che continuerà in caso di esito positivo, ad essere espresso in trentesimi: 18 è la votazione minima, 30 quella massima con eventuale lode.
Il DM 270/04 ha previsto un tetto massimo agli esami (intesi come attività la cui valutazione comporta un voto in trentesimi, con esclusione della prova finale) o verifiche del profitto:
RICONOSCIMENTO DI TITOLI ESTERI
I cittadini comunitari o non comunitari equiparati possono presentare domanda di riconoscimento alla Segreteria Studenti competente; i cittadini non comunitari residenti all’estero devono farlo tramite la Rappresentanza Diplomatica Italiana nel Paese di provenienza.
Di norma, la domanda si presenta entro i termini previsti per le immatricolazioni.
Le Facoltà decidono sul riconoscimento del Titolo Universitario Italiano nell’ambito della loro autonomia e in base ai rispettivi ordinamenti e regolamenti didattici.
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