Lettera di Presentazione: candidatura spontanea

 

Inviare il proprio CV in modo autonomo e spontaneo ad un ente/azienda è forse il passo più difficile per chi, come il laureando/laureato, si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro. È un’azione che manifesta la propria volontà: non deve essere quindi sprecata con invii massivi indifferenziati, giocati sulla quantità e sul caso.

Una volta individuata la sfera d’interesse e i relativi interlocutori, perché e come candidarsi, che cosa proporre?
Ci sono diversi motivi per proporsi ad una realtà lavorativa che in questo momento non sta cercando una persona nuova da inserire in organico, oppure non ha formalizzato annunci di lavoro/stage:
– la flessibilità che caratterizza il mondo del lavoro degli ultimi anni favorisce un maggiore turn over e offre quindi maggiori possibilità di inserimento;
– può emergere un bisogno dell’azienda che si sta espandendo, ha acquisito nuovi clienti o sta cercando di innovarsi. Un ente o una istituzione può avere attivato progetti o aver bisogno di implementare nuovi servizi;
– non esiste un bisogno ma voi siete in grado di offrire competenze specifiche per nuove figure professionali.

Vale comunque la pena farsi conoscere, presentarsi con una lettera che desti attenzione, per entrare a far parte di una lista “potenziale” di candidati che verrà consultata quando si manifesterà il bisogno, o ci sarà l’occasione di un nuovo inserimento.

Sarà quindi fondamentale essere informati e aggiornati, facendo capire che si conosce l’ente/azienda a cui ci si rivolge.

Per definire un vostro obiettivo dovete pensare a:
– Chi sono io e cosa sto cercando (conoscenza e valorizzazione del vostro percorso di studi, delle vostre aspirazioni e quindi del vostro “futuro” ruolo professionale)
– Chi sono i miei interlocutori potenziali (conoscenza delle opportunità esterne, individuazione delle tipologie di interlocutori, e stesura di un elenco di realtà lavorative che intendete contattare)
– Quali canali/strumenti per attivare il contatto (informazioni cartacee/on line, strutture di placement, rete delle agenzie pubbliche/private del lavoro, rete di contatti personali)

Per aiutarvi:
pensare a “chi sono io” e “chi sono i miei interlocutori potenziali” equivale a vedere la stessa cosa da due prospettive diverse. Quindi le risposte sono collegate tra di loro e sono il risultato spontaneo dell’incrocio fra gli studi scelti e un proprio ideale di vita e di interessi, che potrete sviluppare in un futuro contesto lavorativo. Ciascuno di voi può trovare la propria dimensione personale, all’interno di una gamma di possibilità, che passo a passo diventerà sempre più definita in un’area, un settore, una competenza specifica.

Un suggerimento :
la motivazione e l’interesse nei confronti di un contesto professionale può essere anche rinforzato dalle notizie che possono essere apprese dai media. A questo proposito la ricerca sull’ambito, il settore e il contesto più vicino al progetto di vita e professionale di ciascuno può essere utilizzata anche per selezionare mezzi e fonti di informazione specialistici: es. stampa di settore, siti tematici e newsletter.

Il giusto mix di elementi in una lettera di auto-candidatura dovrebbe quindi tenere conto di:
– la presentazione di chi siete e quali sono i vostri obiettivi;
– la motivazione della vostra presentazione rivolta a……;
– uno spunto di “attualità” come rinforzo alla vostra motivazione o interesse.

Mettere in evidenza le vostre capacità, anche potenziali, le vostre aspirazioni professionali e riuscire ad associare “voi” all’azienda/ente a cui rivolgete la vostra attenzione, è il primo passo per intercettare un bisogno futuro dell’ente/azienda. Potrete anticipare quindi una possibile risposta a una domanda ancora inespressa di ruoli o figure professionali.
La candidatura spontanea richiede una conoscenza profonda della realtà a cui vi proponete: sulla lettera dovranno risultare chiare e precise sia le informazioni sull’azienda, sia le vostre specifiche proposte e aspirazioni.
In questo modo si possono porre le basi per aprire un canale di conoscenza e avere l’opportunità di un colloquio conoscitivo.
È anche utile riuscire a individuare una persona all’interno dell’azienda/ente a cui inviare la vostra candidatura. In alcuni casi nomi, ruoli o contatti sono informazioni reperibili on line o sulla stampa di settore.

Si rimanda alle sezioni dedicate alle “modalità di invio” per i suggerimenti sulla scelta del supporto o del mezzo (lettera tradizionale, e-mail, ..) da utilizzare per proporre spontaneamente la propria candidatura.